L’incontro sarà l’occasione per conoscere il caso imolese di psichiatria “democratica” che, dal 3 febbraio al 19 maggio 1969, viene messo in pratica nel Centro diagnostico neuropsichiatrico Silvio Alvisi di Imola da Gastone Maccagnani, primario del Centro, del quale ricorre quest’anno il 50° della morte. Lo psichiatra nel Centro Silvio Alvisi intraprende un’esperienza alternativa per la cura del disagio psichico un decennio prima della chiusura dei manicomi sancita con la legge Basaglia, la n.180 del 1978.
Nel corso dell’iniziativa saranno ripercorse le vicende del Centro diagnostico di Imola del 1969, fortemente connesse con i fermenti sociali di quegli anni, e proposte riflessioni sulla situazione attuale in merito alla cura del disagio psichico e sulle prospettive per il futuro; l’attività scientifica di Maccagnani sarà tracciata attraverso i documenti e gli opuscoli donati al Comune di Imola e conservati nell’Archivio storico comunale e in Biblioteca comunale di Imola. Sono previsti i seguenti interventi:
- Passato, presente e futuro della salute mentale di Valter Galavotti (Urasam, Unione regionale associazioni per la salute mentale)
- · Arteterapia e psichiatria tra le carte Maccagnani di Paola Mita (Archivio storico comunale di Imola).
- · Dall’Istituzione negata alla Psichiatria negata dello psichiatra Ugo Amati,
- · Malati e potere di Anna Ricciardelli, ex assistente psichiatrica del Centro diagnostico neuropsichiatrico di Imola
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